APPROVATI
IN COMMISSIONE SANITA' DIVERSI EMENDAMENTI DELLA VICEPRESIDENTE ELENA LEONARDI
A TUTELA DELL'INTERESSE PUBBLICO
Comunicato integrale
Sulla
bollente questione della proposta di legge sulle sperimentazioni gestionali,
firmata dalla Giunta Regionale, interviene la Vicepresidente della Commissione
Sanità Elena Leonardi. Una legge che non va – esordisce la capogruppo di
Fratelli d'Italia – per le poche garanzie a tutela degli interessi pubblici e
per la maglia larga lasciata alla Giunta nelle decisioni su alcuni
"programmi di sperimentazione" non bene definiti.
Va
assolutamente evitato che questa proposta si dimostri il cavallo di Troia per
mettere pezzi di sanità pubblica nelle mani del privato. Ex strutture
ospedaliere, convertite e depotenziate a colpi di delibere di Giunta regionale,
finiranno per essere affidate e gestite alla sanità privata, così come
denunciano i sindacati?
Fratelli
d'Italia sulla questione reputa importante ascoltare sempre e comunque i
cittadini ed i loro comitati: la sanità pubblica deve funzionare al meglio ed è
questa la battaglia che conduco sin dall'inizio della legislatura in
Commissione Sanità. La riprova è data dal fatto che ho presentato una decina di
emendamenti, la maggior parte dei quali sono stati approvati. Ho così permesso,
pur stando all'opposizione, di inserire correttivi all'impianto della proposta
di legge medesima, con l'obiettivo di tutelare l'interesse pubblico dei
marchigiani. "Evidenzio inoltre – prosegue Leonardi – che ho votato
contrario a tutti gli articoli della medesima legge, seppure con le modifiche
apportate con i miei emendamenti", perchè il nostro compito è far si che
la sanità pubblica garantisca il diritto alla salute e non quello di svendere
pezzi della sanità al privato.
Ricordo
che grazie alla sottoscritta è stata approvata la proposta di esperire le
procedure di selezione tramite la forma dell'evidenza pubblica, non contemplata
nel testo iniziale delle legge stessa.
Un'altra
importante modifica che mi è stata accolta – continua la Leonardi - è quella
relativa al fatto che "se la sede operativa del soggetto privato insiste
in uno Stato Terzo dell'Unione Europea, come ad esempio la Repubblica di San
Marino, la partecipazione è subordinata al possesso degli equivalenti titoli
giuridici previsti nell'Ordinamento Nazionale Italiano", questa
fattispecie non era prevista nella proposta della Giunta Regionale. Voglio
evidenziare ancora – prosegue la rappresentante del partito della Meloni – che
grazie ad un altro mio emendamento ora la Giunta Regionale dovrà adottare gli
atti di indirizzo per l'attivazione dei programmi di sperimentazione
gestionale, "sentita la commissione sanità regionale", fatto questo
che non era previsto nella stesura originale. Se, inoltre, nell'impianto
originario, si prevedeva una durata delle sperimentazioni di sei anni, la
Leonardi ha ottenuto un accorciamento a cinque, che sono comunque sempre troppi
secondo la rappresentante di Fratelli d'Italia. Non solo, ho ottenuto –
continua la Leonardi – che le proroghe delle sperimentazioni abbiano carattere
di eccezionalità, tanto da essere limitate al massimo ad un anno al fine del
completamento del programma di attività.
"Sulla
questione dei beni immobili e mobili del servizio sanitario regionale messi a
disposizione dei privati per attuare questi programmi, sono ovviamente
contraria, tanto che ho presentato un emendamento nel quale si stabilisce che
nelle convenzioni ci siano apposite clausole a garanzia della tutela
dell'interesse pubblico".
Spero
che la maggioranza regionale, a guida Pd, ci ripensi e ritiri o modifichi
radicalmente una legge alla quale ho cercato di porre degli argini e delle
soluzioni efficaci per il controllo degli atti delle sperimentazioni medesime;
diversamente nell'Aula del Consiglio Regionale sarà inevitabile una forte
contrapposizione fra le nostre due diverse visioni della sanità pubblica.