Una nota apparsa oggi sulla pagina Facebook " Torniamo a Ussita". Una nota della vigilia di Pasqua che parla dopo che hanno parlato le Istituzioni, soddisfatte di aver consegnato le ultime capanne dopo un anno e mezzo di quasi niente. Una nota che dice tutto, non devo aggiungere niente.
Luca Craia
UNA GRANDE RABBIA
Domani e' Pasqua e non dovrebbero esistere senzazioni di rabbia, ma noi la proviamo.
E' trascorso un anno e mezzo dal terremoto dell'ormai lontano Ottobre 2016 e per tutti coloro abituati a trascorrere queste vacanze ad Ussita, Castelsantangelo sul Nera o Visso, anche quest'anno non sara' possibile.
Nemmeno per coloro che hanno avuto danni lievi e per i quali l'ordinanza n 4 del 17 Novembre 2016, scritta pochi giorni dopo il teremoto aveva, per una volta, dettato giustamente tutto quello che era da fare urgentemente per far rientrare tutti coloro che rientravano in queste condizioni.
Anche per chi ha casa agibile non e' stato possibile, in tanti casi, poter rientrare (vedi coloro che hanno inagibilita' indotta da altre case vicine da mettere in sicurezza).
Persino il camping il Quercione, vecchia struttura degli anni novanta con casette prefabbricate dichiarate molti anni fa abusive e poi oggetto di sanatoria, che rappresenta il luogo piu' sicuro e privo di rischi derivanti da terremoti e che ha ospitato nel dopo terremoto personale di soccorso, e' stato chiuso e posto sotto sequestro per opere realizzate in assenza delle necessarie concessioni edilizie e paesaggistice in un'area ad alto rischio idrogeologico e quindi non si sarebbe potuto costruire nulla (parliamo di 5 case mobili, di un gazebo in legno e di allacci idrici).
Una vera stranezza della giustizia italiana che con tanti anni avuti a disposizione per far luce su questa vicenda, e' intervenuta proprio nel momento meno opportuno.
Sarebbe stato certamente auspicabile un camping operativo.
Le messe in sicurezza che marciano a velocita' talmente ridotta che danno persino adito a sospetti di varia natura, con totale incapacita' di uffici tecnici che in molti casi hanno confermato errori dei GTS che hanno previsto puntellamenti e messe in sicurezza a costi piu' elevati della ricostruzione stessa.
E che in gran parte ancora non marciano affatto!
E' questo certamente dovuto alle incapaci e timorose istituzioni mai pronte ad operare in deroga e che portano a giustificazione del loro non operato il fatto che il ns sistema giudiziario si avvale di magistrati sempre pronti a fare sequestri preventivi o avvisi di garanzia, operando poi in un sistema giudiziario lentissimo che costa allo Stato Italiano 16 miliardi di euro (1% del Pil) oltre agli 84 milioni di esborsi dello Stato per il pagamento dei legittimi indennizzi richiesti dalle vittime della durata irragionevole dei processi.
Per fortuna pero', esistono anche personaggi coraggiosi come Alemanno, il Sindaco di Norcia, che merita grande rispetto per il suo operato a favore degli abitanti, che non ha avuto timore degli avvisi di garanzia avendo operato solamente con totale bonta' di intento e linea di condotta e restando fermo al suo posto, confidando che la magistratura comprendera' le ragioni del suo operato.
Ma anche i proprietari terremotati meritano queste istituzioni vista la loro apatia (non di tutti per fortuna).
Come non provare rabbia in questi giorni, sempre spesi in questi luoghi, e che oggi dopo quasi due anni sono ancora ZONA ROSSA senza speranze nel breve termine?
Si sono dimenticati tutti di cosa sia la zona rossa?
Comodamente lo hanno dimenticato le istituzioni, che imperversano nella loro lentezza.
Gli uffici speciali di Ricostruzione rallentando le pratiche sempre adducendo alla mancanza di documenti nei progetti presentati dai tecnici.
A volte il certificato di idoneita' statica, a volte documenti mancanti che non risultano nemmeno al catasto ne' al comune, a volte relazioni geologiche richiesta a geologi intasati di lavoro e che anziche' effettuarle subito, attendono comodamente di metterne insieme un po' in una stessa zona, a voltevoltevoltevolte......
Stiamo organizzando un incontro, ormai prossimo, in cui non vogliamo ascoltatori curiosi o passivi o peggio ancora inviati speciali per riportare ad atri personaggi.
Vogliamo persone che vogliono davvero rientrare nel territorio e non hanno timori ad apparire in scomode denunce necessarie per dare una spinta a questo ritmo lentissimo quasi ipnotico che sembra ormai consolidato.
Gli interessati potranno comunicarlo sul ns messanger e sara' ns cura informarli in tempo utile circa data ora e luogo.
Buona Pasqua