mercoledì 11 aprile 2018

Monito dei terremotati del Centro Italia alla De Micheli: avanti con la ricostruzione nonostante le scosse.


Comunicato integrale
 
Il terremoto continua a non dar tregua alle martoriate popolazioni del Centro Italia con una serie di scosse di intensità crescente culminate con un 4.7 a Muccia nella notte tra il 9 e il 10 marzo.
Scuole chiuse, nuovi danni ancora da quantificare e tanta paura per gli abitanti della zona, sottoposti ormai da troppo tempo a un incubo che sembra non finire mai.
È l’INGV ad affermare, ancora una volta, che questi movimenti tellurici sono scosse di assestamento imputabili allo sciame iniziato nell’agosto 2016: “gli eventi avvenuti negli ultimi giorni in questa zona, ricadono nell’area della sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 con l’evento di magnitudo 6.0 avvenuto nei pressi di Amatrice e Accumoli e culminato con l’evento sismico del 30 ottobre 2016 di magnitudo 6.5”.
Ma se da parte dell’Istituto di Geofisica arrivano delle rassicurazioni, quanto meno sul piano previsionale, poche sono le speranze e le risposte date alle popolazioni dagli amministratori, in questo momento di impasse governativa che non accenna a risolversi. A quasi due anni dall’inizio dell’emergenza e con una serie di errori gestionali alle spalle, le popolazioni del Centro Italia hanno bisogno del famoso e tanto auspicato cambio di passo per ritornare alla normalità.
"Non abbiamo tempo. È importante tornare al più presto nelle proprie case. Per questo lancio un appello alla politica: si devono sbloccare le pratiche per la ricostruzione". Così Francesco Pastorella, coordinatore del Comitato Centro Italia, ha commentato subito dopo la forte scossa della scorsa notte. “Il Commissario De Micheli deve intervenire urgentemente sburocratizzando le pratiche per la ricostruzione. Mi auguro che nessuno approfitti di questi nuovi eventi per accampare scuse sui ritardi. Non si deve ricominciare da capo perché le scosse si intensificano. Si deve velocizzare una procedura che ancora stenta a partire. Bene i nuovi controlli e le verifiche, ma non dimentichiamo che ci sono ancora migliaia di richieste di intervento su abitazioni con danni lievi inevase. La gente è esasperata ed esige risposte che, evidentemente, in questo momento dal Governo non arrivano. La tenuta psicologica delle popolazioni coinvolte in questo evento epocale è messa a dura prova da quasi due anni. È ora di mettere in atto azioni concrete per chi vuole vedere rinascere il proprio territorio.”
Il capo della Protezione Civile Borrelli ha assicurato che nella zona verranno inviate al più presto squadre di psicologi per far fronte a questa nuova escalation sismica e che la zona del cratere deve essere identificata e perimetrata in base alle reali criticità al fine di garantire i corretti interventi e i relativi fondi a disposizione.
Il coordinamento dei Comitati del Centro Italia continuerà a monitorare la situazione e a denunciare le eventuali mancanze.

Coordinatori Comitati Terremoto Centro Italia
Francesca Mileto
Francesco Pastorella

Montegranaro, come si fa ad arrivarci?


Mi raccontano i miei sodali di Arkeo che erano di turno domenica scorsa a Sant’Ugo per il consueto servizio alla nostra città di accogliere i turisti, che uno dei visitatori, proveniente da Fabriano, ha lamentato il fatto di aver avuto serie difficoltà ad arrivare a Montegranaro per via dei pochi cartelli stradali che lo indicano. In effetti, se fate un giro per le strade che arrivano al paese e fate finta di non sapere la strada, vi accorgerete che avete la possibilità di sbagliarla più di una volta. Poi, giunti a Montegranaro e volendone visitare i luoghi principali, avete lo stesso problema con i cartelli turistici, quelli marroni, dei quali, i pochi che ci sono, danno informazioni sbagliate, come quello che indica la chiesa del SS. Salvatore che non esiste più da quasi un secolo o quello che manda i turisti a visitare la chiesa di San Liborio. Ora, io capisco che i nostri amministratori siano molto occupati in altre faccende molto più serie, ma due cartelli due, messi dove vanno messi e con le informazioni giuste, non dovrebbero essere troppo costosi né impegnativi da mettere in campo.

Luca Craia

martedì 10 aprile 2018

Mistero risolto. Il progettista è Alteriano Renzi. Rimane il mistero del perché tanto mistero.


A volte basta chiedere educatamente per ricevere risposte. Il Comune di Montegranaro, alla mia domanda circa il perché tanti misteri nel rivelare il nome del progettista del nuovo impianto sportivo (leggi l’articolo) , non ha risposto direttamente ma ha pubblicato, piuttosto frettolosamente a dire il vero, la delibera di approvazione del progetto definitivo, che contiene anche il nome del tecnico progettista che altri non è che l’ingegner Alteriano Renzi, ottimo professionista che sta prendendo moltissimi incarichi a Montegranaro, segno che gode di stima e fiducia da parte dell’Amministrazione Comunale. Per intendersi, è lo stesso ingegnere che ha realizzato lo studio di vulnerabilità sismica della scuola di Santa Mariae e i relativi successivi progetti. Rimane il mistero sul perché tanto mistero: che ci voleva a dirlo subito? E che ci voleva a pubblicare l’atto di approvazione, datato 29 marzo e pubblicato sull’Albo Pretorio solo qualche minuto fa? Boh…

Luca Craia