giovedì 12 aprile 2018

AERDORICA: SITUAZIONE PESANTISSIMA. Zaffiri sposa le preoccupazioni dei sindacati: “La Regione sblocchi risorse e garantisca un futuro ai lavoratori”


Comunicato integrale

Ieri (mercoledì) la Commissione d’inchiesta Aerdorica ha ascoltato le preoccupazioni dei lavoratori dell’aeroporto ai quali, dal mese dello scorso dicembre, è stato corrisposto soltanto lo stipendio di febbraio.
Oggi, il consigliere della Lega nord, Sandro Zaffiri, che di quella Commissione d’inchiesta è anche presidente, fa eco alla voce dei rappresentanti sindacali chiedendo un preciso impegno da parte della Giunta regionale.
“La situazione rappresentata dai sindacati è pesantissima – afferma Zaffiri – e a questa grave situazione la Giunta regionale deve saper dare una risposta immediata e concreta”.
La richiesta dei sindacati è stata quella di poter utilizzare i soldi destinati al funzionamento e agli investimenti per l’area cargo per il pagamento degli stipendi, ma dall’esponente della Lega giunge l’ulteriore invito, rivolto alla Giunta regionale, di programmare il futuro di questi lavoratori, garantendo loro, non soltanto la possibilità di percepire gli arretrati, ma anche di poter sperare in una occupazione stabile e duratura.
“Niente alibi – è il monito di Zaffiri – è il tempo di metterci la faccia, evitando di scaricare sui tempi della Magistratura le responsabilità proprie per una gestione fallimentare della società che gestisce lo scalo”

Vulnerabilità sismica. Sospesa la valutazione delle offerte.



Era prevista per oggi la valutazione delle offerte pervenute presso il Comune di Montegranaro in relazione all’indagine di mercato per individuare un professionista che si occupi di effettuare gli studi sulla vulnerabilità sismica degli edifici scolastici, ma il responsabile del procedimento, l’ingegnere Jan Alexander Frati, ha oggi diramato un avviso per sospendere il tutto “in attesa di determinazioni successive”. La cosa appare piuttosto strana perché l’avviso precedente, che invitava i professionisti a formulare un’offerta, era chiaro e articolato e non si capisce quali determinazioni occorrerà attendere. Il punto è che, mentre la terra non cessa di tremare, si continua a perdere tempo.

Luca Craia

Vietato parlare di terremoto, danneggiamo le guide.


Le guide turistiche marchigiane (e non solo) sono stanche di sentir parlare di terremoto da televisioni, giornali e, ahimè, blogger. Sono stanche perché questo danneggia il loro lavoro, mettendo paura alla gente che disdice le prenotazioni e diserta la nostra zona. Ho letto cose allucinanti su Facebook, gente che auspica che qualcuno ci tappi la bocca, gente che, pur essendo esperta di beni culturali, definisce il campanile crollato a Muccia una fila di mattoni senza valore. Insomma, tutto è relativo. Per carità, il danno al lavoro di chi opera nel turismo è innegabile ed è un danno notevole, ma questo astio contro chi informa è incomprensibile.
Non ci si indigna perché, dopo quasi due anni, è ancora tutto fermo. Non ci si indigna perché dei pensili sono cascati rischiando di ammazzare qualcuno, non ci si indigna perché è venuto giù un campanile (sissignori, quello è un campanile, a vela, si chiama così, ci sono campanili a vela in tutte le Marche e non è che lo sono soltanto quando ci fa comodo). Ci si indigna contro i giornalisti che fanno i giornalisti, ossia danno le notizie. Ci si indigna contro i blogger come me che da due anni non fanno altro che cercare di sollecitare la cosiddetta ricostruzione, prendendosi, tra l’altro, un bel pacchetto di calci in bocca in cambio.
Le guide devono tutelare il loro lavoro ed è sacrosanto che lo facciano. Ma sbagliano, perché siamo tutti dalla stessa parte. Dovrebbero invece sostenere chi protesta perché la ricostruzione è ferma, perché non si è messo in sicurezza un accidente, perché quel patrimonio culturale danneggiato è il loro pane quotidiano. Avrei voluti vedere tanta indignazione contro chi ha dormito fino a oggi, invece ci si inalbera contro chi lo denuncia. E questo spiega perché in Italia chi ha il potere si può permettere di fare quello che vuole.

Luca Craia