lunedì 16 aprile 2018

Viale Gramsci off limits per tre giorni. Ammazziamo il commercio in centro.

È stupefacente l’ordinanza emessa dalla Polizia Municipale di Montegranaro a seguito della richiesta pervenuta dall’Ufficio Ecologia, dipendente dall’Assessore Roberto Basso, in relazione alla necessità di potare le piante di viale Gramsci. Con questa ordinanza si vieta il transito veicolare e la sosta nonché fermata, con tanto di rimozione, per ambo i lati del viale dalle ore 8.00 del mattino alle ore 6.00 del pomeriggio sia venerdì che sabato, nonché lunedì. In aggiunta è anche vietato il transito pedonale nei giardini a partire dalle 8 di venerdì fino alle 6.00 di pomeriggio di lunedì.
Un fine settimana off-limits per tutti, quindi, alla faccia della valorizzazione del centro. Immagino i danni economici che deriveranno da questa assurda decisione per i commercianti del viale e delle zone limitrofe, compresa piazza Mazzini. Quello che non immagino è come si possa pensare di chiudere completamente il viale principale di Montegranaro al pubblico per un intero fine settimana, specie dopo l’investimento importante che è stato fatto con il marciapiede e tutto il resto, giustificato, appunto, dalla necessità di portare gente, gente che poi cacciamo. Misteri montegranaresi.

Luca Craia

sabato 14 aprile 2018

L’Amministrazione prova a fare come gli pare, l’ordine degli ingegneri la stoppa


Evidentemente il modus operandi dell’amministrazione comunale di Montegranaro non deve essere piaciuto a qualche ingegnere, magari stanco di vedere assegnati gli incarichi di relativamente poco conto, quelli che non sono soggetti per legge a bando di gara, sempre ai soliti soggetti: infatti l’ultimo avviso di offerta, una sorta di invito ai tecnici a fornire la propria disponibilità a svolgere un incarico, nel caso specifico per  gli studi sulla vulnerabilità sismica delle scuole, è stato stoppato (leggi l'articolo) proprio dall’Ordine degli Ingegneri che ha chiesto di riformulare se non altro le tempistiche. Tutto regolare, intendiamoci, non c’è nulla che possa essere non solo illegale ma nemmeno fuori norma, ma per una coalizione che ha fatto della trasparenza una bandiera si tratta di un bel ceffone. Qualche spiegazione da piazza Mazzini me la augurerei, ma so che non arriverà. Probabilmente si farà in modo di accontentare l’Ordine e procedere come stabilito.

Luca Craia

TERREMOTO. ZAFFIRI (LEGA NORD): “Una gestione fallimentare da parte della Giunta regionale che continua come nulla fosse”.


Comunicato integrale

Sono evidenti gli errori e i ritardi nella gestione dell’emergenza, nella programmazione e nella ricostruzione, da parte della Giunta regionale, a fronte di un terremoto che ha colpito le Marche ormai quasi due anni or sono. Questo il contenuto della denuncia formulata dal consigliere regionale della Lega nord, Sandro Zaffiri, all’indomani della nuova ondata sismica.
“A due anni dagli eventi sismici che hanno colpito il centro Italia e le Marche, solo un numero irrisorio di interventi è stato attuato – afferma Zaffiri – mentre decine di migliaia di edifici restano ancora inagibili o gravemente danneggiati”.
“Nonostante tale evidenza – continua l’esponente leghista – la Giunta regionale che gestisce la ricostruzione continua imperterrita nella propria miope, inefficiente e incondivisa opera”.
“Purtroppo si tratta di un’opera irresponsabile, perché caratterizzata dalla continua creazione di paletti di ordine burocratico, non destinata a risolvere i veri problemi”.
Secondo Zaffiri, quello della Giunta è un atteggiamento “diabolico”, perché si colloca sullo stesso binario della gestione del terremoto del 1997, quando al Governo della Regione vi erano gli stessi partiti del centrosinistra.
Il consigliere leghista invita la Giunta regionale a fare ammissione di colpa, prendendo atto della miriade di errori e sottovalutazioni commesse finora, affinché si possa presto e finalmente imboccare la strada di una vera ricostruzione.

Un incontro tra terremotati per elencare le richieste ai nuovi parlamentari.

L’idea è nata a Peppe Mariani, terremotato ex Sindaco di Roccafluvione e attivissimo sul fronte dei diritti dei terremotati: una serie di incontri tra le persone colpite dal sisma per stilare un elenco ragionato di richieste da formulare ai parlamentari neoeletti. “Credo che mai come in questo momento (in attesa che si faccia il nuovo governo)” dice Mariani “vi sia la possibilità di trovare nelle forze politiche la giusta attenzione e la possibilità che gli stessi prendano l'impegno di sostenere le richieste di noi terremotati”.
È un tentativo, uno dei tanti, ma molto sensato, per fare ascoltare a chi siede ai vertici la voce di un popolo fino a oggi sostanzialmente dimenticato quando non vituperato con promesse mai mantenute. Il primo incontro si terrà sabato 21 aprile a Tolentino, presso il teatro Spirito Santo, alle ore 17.30. Sarà un’occasione per confrontarsi sui temi da proporre ai nuovi deputati e senatori ma anche per fare il punto della situazione.
I problemi sul tavolo sono tanti ma bisogna trovare la sintesi per farsi ascoltare. Per questo si spera di avere una massiccia partecipazione, sia per avere una pluralità di voci, sia per dare un segnale forte a chi governerà il Paese, sia dalla maggioranza che dall’opposizione.


Luca Craia