In un mondo in cui si vive costantemente connessi con
gli altri, con l’informazione, con la possibilità di interfacciarsi in tempo
reale con qualsiasi cosa e con chiunque, appare difficile ricavare lo spazio
interiore necessario per raccogliersi, pregare, meditare. Si corre, si vive con
ritmi imposti più da altri che da noi stessi e, soprattutto, non si è mai
realmente soli, almeno in senso stretto. Eppure, organizzare una vita
spirituale è possibile. Lo sostiene Costanza Miriano, la celebre giornalista
Rai, prima conduttrice del Tg3 e poi corrispondente vaticanista per la Rai che
snocciola la questione nel suo ultimo libro, “Si salvi chi vuole”, che la
Mirano illustrerà nel corso di un incontro organizzato dall’Unità Pastorale di
Montegranaro giovedì 19 aprire, all’Officina delle Arti, alle ore 21.15.
“Recintare
uno spazio per l’incontro con Dio” – dice la giornalista nella presentazione
del libro – “e cercare di difenderlo a ogni costo è decisivo per la nostra felicità,
eppure molti di noi procedono improvvisando, a tratti, con le energie residue,
quando si ricordano”. Una realtà conosciuta da molti credenti ed accettata come
segno dei tempi. Invece Costanza Mirano ci spiega che è possibile avere una “fedeltà
senza fili”, un modo per rapportarsi con la fede e con il raccoglimento
nonostante le tante distrazioni e pressioni dei tempi moderni. Per sapere come
fare o, almeno, conoscere il punto di vista della giornalista e scrittrice,
occorre partecipare all’incontro ed eventualmente procurarsi, il libro. L’argomento
è estremamente interessante e attuale.
Luca Craia