giovedì 19 aprile 2018

Ristrutturazione del Municipio (non) danneggiato dal terremoto. Si parte con l’incarico di progettazione.

Il secondo piano del Municipio come appariva nel 2013, molto prima del terremoto in questione.

Contiene una falsità già nel titolo, la determina nr. 61, con la quale si indicano i criteri sui quali si dovrà indire la gara per affidare l’incarico di progettazione per il recupero del Municipio di Montegranaro. La falsità, ovviamente consapevole, consiste nella dicitura “danneggiato dal sisma” riferita al municipio montegranarese, cosa che tutti sappiamo non vera. La Casa Comune è stata danneggiata dal sisma del ’97 e da allora mai più riparata. Il piano primo è stato completamente smantellato da anni per lavori di ristrutturazione mai eseguiti. Il tetto era marcio e pieno di infiltrazioni da molto prima del terremoto del 2016. Quest’ultimo, se ha fatto danni, li ha fatti proprio perché l’edificio era mal messo in partenza, quindi le scosse relative all’ultimo terremoto hanno solo amplificato danni e situazioni preesistenti.
Ciononostante, la Regione Marche ha stanziato ben 2.470.000 Euro per ristrutturare il Palazzo Comunale, soldi presi dalla ricostruzione, soldi che sarebbero dovuti andare a sanare i danni veri del terremoto. Ma, senza nemmeno vergognarsene un po’, i nostri amministratori hanno accettato di buon grado il gentile omaggio pervenuto dal “compagno” Ceriscioli ed eccoci qua, comincia l’iter, proprio con quest’atto, la determina 61, che dà il la a tutta la procedura che si preannuncia lunga, tanto lunga che è impensabile possiamo vedere i lavori partire prima della fine dell’attuale consiliatura. Ma intanto si parte, poi ognuno farà i conti con la propria coscienza.

Luca Craia

Intervento salva-grotte. Finalmente affidato l’incarico di sigillatura pavimentazione piazza Mazzini e via Conventati.

Da tempo, insieme con Simone Perticarini de Il Labirinto, stiamo segnalando al Comune di Montegranaro la situazione preoccupante degli ipogei di piazza Mazzini i quali sono vittime di una cospicua infiltrazione di acque pluvie dalla pavimentazione soprastante, specie dopo il terremoto. Finalmente sono stati appaltati i lavori di sigillatura della pavimentazione, opera che, se non metterà in salvo il sistema ipogeo del centro storico, quantomeno eviterà ulteriori danni derivanti dall’acqua che si insidia tra i mattoni di pietra dell’acciottolato. I lavori sono stati affidati alla ditta Casenove Costruzioni di Monte San Pietrangeli, che ha già effettuato altre manutenzioni nel nostro Comune, per una spesa complessiva di 7.580 Euro.
La parte antica di Montegranaro è percorsa, nel suo sottosuolo, da un dedalo di cunicoli artificiali di origine medievale, utilizzati sia da magazzino per i viveri che da percorso sotterraneo in caso di eventi bellici. Arkeo, Labirinto e Gruppo Speleo Cai hanno iniziato da anni la mappatura di questo importante complesso ipogeo, mappatura interrottasi proprio a causa del sisma. I risultati della prima parte degli studi eseguiti sono stati raccolti in una pubblicazione, edita dalla Fast Edit, disponibile presso la Biblioteca Comunale di Montegranaro. Si conta di poter riprendere le esplorazioni non appena si recupereranno le condizioni minime di sicurezza. Questo intervento va proprio in quella direzione.

Luca Craia

Il centro sportivo per far rinascere San Liborio sta lontano un chilometro e mezzo da San Liborio.


Il Comune di Montegranaro si accinge a spendere 700.000 Euro per realizzare un nuovo complesso sportivo. Oltre all’utilizzo da parte delle società sportive, il complesso sarà utile, secondo l’assessore allo sport nonché vicesindaco, Endrio Ubaldi, per far risorgere il quartiere San Liborio, un quartiere un tempo florido e ricco e oggi vittima di un degrado progressivo preoccupante. Il problema è che il nuovo complesso sportivo non sorgerà propriamente nel quartiere San Liborio ma all’estremo limite della città, a un chilometro e duecento metri a piedi dalla chiesa del quartiere, quindi non propriamente comodissimo. 


Forse San Liborio necessita di qualcos’altro per ritornare vivibile, così come buona parte di Montegranaro, paese in netto degrado urbanistico e sociale per il quale si sta facendo davvero poco. In quest’ottica il nuovo complesso non è utile, semmai si dica che lo è per le società sportive, non per il paese in generale.

Luca Craia