Un Consiglio Comunale senza
eccessive sorprese, quello andato in scena ieri sera, dove i punti relativi al
bilancio sono scorsi via tra uno sbadiglio e l’altro, mentre quelli sull’urbanistica sono stati oggetto di rinvio parziale o totale. Per l'ultimo punto, relativo al una variante al P.R.G., sono state mosse critiche dalla minoranza per i tempi di fornitura
delle documentazioni relative all'ultimo punto, arrivate fuori termine, per cui è stato direttamente rinviato al prossimo Consiglio, mentre si è rilevato da parte del Movimento 5 Stelle, riguardo la questione delle case di terra cruda di cui al punto 6,
come non si registra alcun movimento in termini di finanziamenti per eventuali
ristrutturazioni e rivalutazioni culturali. Per questo argomento si
procederà alla creazione di una sottocategoria specifica per questi fabbricati
già dalla prossima seduta del Consiglio, in modo da proteggerne la specificità.
C’è da ricordare che Montegranaro è tra i Comuni fondatori dell’Associazione
Nazionale Città della Terra Cruda. Nessuna sorpresa per il numero legale, come si temeva alla vigili, in quanto la maggioranza è stata "graziata" dall'opposizione che è rimasta in aula per ogni votazione.
Rimandare dei punti, specie
quelli inerenti l’urbanistica, fa pensare che forse si potesse evitare l’Aventino
di Viviamo Montegranaro che, ricordiamolo, ha deciso di disertare la seduta per
il diniego ricevuto dal Presidente del Consiglio, Antonelli, circa la loro
richiesta di procrastinare la stessa. Sembra quasi che si volesse approfittare
dell’assenza di Gismondi che, come è noto, è particolarmente esperto in materia,
appunto, di urbanistica. In effetti non c’era alcuna urgenza di portare in
discussione gli ultimi punti all’ordine del giorno, al contrario di quanto
affermava ieri il Presidente Antonelli, che potevano essere tranquillamente
rinviati al prossimo Consiglio, da cui non si capisce il diniego alla richiesta
di Viviamo Montegranaro.
È probabilmente l’ultimo
capito della saga dell’impuntamento, della dimostrazione di assenza di elasticità
e di capacità di dialogo da parte di questa maggioranza, sempre più chiusa in
se stessa e sempre più ostile verso l’opposizione e la critica in generale. Con
questi presupposti, la campagna elettorale che sta per iniziare sarà davvero
molto tesa.
Luca Craia