Non si è capito il motivo che
ha spinto Laura Latini a intervenire in un dibattito che non coinvolgeva né lei
né il suo partito, il PD, di cui è segretario, con un’analisi molto dura e a
tratti al limite del falloso. La sua difesa violenta e offensiva ha comunque
prodotto effetti prevedibili, facendo arrabbiare l’ex Sindaco di Montegranaro,
Gastone Gismondi, che ha affidato il suo sfogo personale al suo profilo
Facebook. “Dalla ‘muta del Consiglio’,
ovvero dalla segretaria del PD Laura Latini che, insieme al suo collega Basso
Roberto e alla sua compagine politica hanno portato il PD di Montegranaro (come
quello nazionale) ai minimi storici senza avere l’umiltà di stare zitta che
cosa ci si può aspettare se non futili parole gettate al vento?” dice
Gismondi senza nascondere la rabbia nel leggere le parole di Laura Latini.
In
effetti, con le due segreterie, prima dell’attuale assessore all’ambiente,
Roberto Basso, e poi con quella della suddetta Latini, il Pd Montegranarese si
è ridotto al lumicino, perdendo completamente la sezione giovanile (nonostante
la giovane età dei due responsabili), decadendo verticalmente nei voti e
addirittura vendendo la storica sede della sezione. Un risultato che Gismondi
rimarca con forza. “La faziosità con la
quale la Latini affronta determinati argomenti senza neanche conoscere le
dinamiche politiche delle amministrazioni precedenti rivela quanto insensate siano le sue opinioni. Da ‘Una’ che
ricopre un ruolo per grazia ricevuta, che è stata capace di spaccare l’alleanza
con Sel con la conseguenza di avere attualmente i voti risicati in Consiglio,
che non ha mai proferito parola su nessun argomento e che rappresenta
un’amministrazione che blatera solo di debiti inventati e che di ogni
stupidaggine come ‘tappare una buca’ si mostra sui giornali come se avesse
costruito un grattacielo... da Una così cosa ci si può aspettare?”.
In
effetti la storia politica della Latini non mostra un gran curriculum: zero esperienze
amministrative, una presenza in Consiglio Comunale che definire eterea è un eufemismo,
eppure è arrivata al vertice cittadino del partito non si sa bene come.
Probabilmente deve aver influito l’amicizia e la frequentazione extra-politica
con quel Roberto Basso che sembra essere l’uomo forte del Pd montegranarese, un
uomo forte che, però, ha estremamente indebolito uno dei partiti storicamente
più forti a livello locale.
Gismondi
va anche più sul dettaglio, puntando il dito sui motivi che hanno portato,
secondo lui, alla caduta anticipata della sua coalizione di governo, sfiduciata,
ricordiamolo, dai “dissidenti” guidati da Gianni Basso. “Posso affermare che
probabilmente i ‘no’ che hanno determinato lo scioglimento dell’amministrazione
da me guidata corrispondono ai ‘si’ che invece l’attuale amministrazione ha
proferito per rimanere in carica (vedi risoluzione molto semplicistica della
Calepio, vedi retrocessione di case rurali per accontentare gli elettori senza
neanche chiedere i relativi pareri di competenza alla Soprintendenza (case A2),
antenne in mezzo alle case, regolamento che consente solo ai cittadini di serie
A di fare come vogliono, cittadini con varianti bocciate per avere la colpa di
essere di un altro pensiero politico (Bisacci), di aver regalato a determinate
ditte pubblicitarie la possibilità di mettere impianti a scapito di altre ditte
e ... via dicendo”. Non usa mezzi termini, l’ex Sindaco, e aggiunge: “Forse un esame di coscienza oltre che un
autoesame politico sarebbe il caso che la segretaria li facesse! Soprattutto
una domanda c’è da fare alla Latini: lei che ricopre una carica politica nel
PD, cosa c’entra con Ubaldi? Forse il vicesindaco è stato inglobato nel partito
di Matteo Renzi?Perché se così è forse è bene comunicare questa
novità alla cittadinanza. E cosa ne pensa quell’elettorato di Centrodestra che ha
appoggiato Ubaldi alle ultime amministrative?” Domanda legittima, che ci siamo posti anche noi, la cui
risposta credo dovremo attendere a lungo, magari fino alle prossime
amministrative, a meno che la Latini, divenuta improvvisamente loquace, non
vorrà fornircela a stretto giro. Attendiamo fiduciosi.
Luca Craia