Parla evidentemente a casaccio, Aronne Perugini,
assessore ai lavori pubblici del Comune di Montegranaro, stimolato dalla sempre
ottima Marisa Colibazzi sul Carlino di oggi. Spara le cifre a caso, denotando
che non ha uno straccio di progetto né tanto meno la minima idea di cosa fare
dell’orrendo scheletro di cemento armato che avrebbe dovuto essere il palasport
di Montegranaro e invece è diventato il simbolo del declino di Gianni Basso.
Secondo Perugini ci vogliono un sacco di soldi per sistemare la questione,
milioni di Euro.
Ebbene, c’è da vedere cosa intende Perugini per mettere
mano al palasport, perché le strade percorribili sono diverse e, se parliamo di
milioni, mi pare di capire che l’idea di massima che ha in testa il nostro
assessore sia quella di terminare l’opera. Solo in questo caso, infatti, di
soldi ne occorrerebbero davvero tanti. Però va ricordato che Perugini ha sempre
osteggiato il progetto di Bassoquellobasso, e a ragione. In effetti non c’è una
logica nel piazzare un palasport in quel posto, attaccato alla strada, senza
parcheggi, deturpando il paesaggio e senza portare alcun giovamento alla città.
Se ben ricordo, Perugini ha sempre sostenuto questa
tesi, con la quale concordo in pieno, per cui non riesco a capire come oggi
possa concepire di rimettere mano allo scheletro e terminare l’opera, anche in
considerazione del fatto che sono anni e anni che le colonne sono scoperte, coi
ferri arrugginiti, e che le normative di sicurezza sono cambiate in questi
anni, per cui potrebbe essere più logico e conveniente abbattere tutto e,
semmai, ripensare al palasport collocato altrove, magari proprio dove, qualche
mese fa, si voleva installare un centro commerciale. Lì, effettivamente, ci
sarebbe spazio e la collocazione darebbe beneficio al paese, portando
finalmente gente in centro e generando economia.
Quindi, la coerenza di Perugini dovrebbe portarlo a
considerare l’abbattimento dello scheletro come l’unica strada percorribile, in
attesa, eventualmente, di reperire i fondi, tanti, necessari per la costruzione
di un palasport a Montegranaro. Ma abbattere lo scheletro non costa certo
milioni, al massimo costerà qualche decina di migliaia di Euro, cosa ben
diversa. E sarebbero soldi ben spesi, considerando che l’area del Campo Sportivo
La Croce è assiduamente frequentata dai Montegranaresi e una sua rivalutazione,
passando dall’abbattimento dello scheletro e alla successiva rinaturalizzazione
dell’area, sarebbe un ottimo servizio per Montegranaro. Ma, se si spendono 700
mila Euro per una tensostruttura pressochè inutile per la città e per di più
sprofondata nelle campagne sotto San Liborio, sarà difficile reperire anche i
pochi spiccioli necessari per rimuovere le colonne arrugginite del Mausoleo di
Bassoquellobasso.
Luca Craia