Arrivano finalmente i tanto sospirati soldi del
terremoto (soldi della ricostruzione che non verranno utilizzati per la
ricostruzione) destinati all’adeguamento sismico del plesso scolastico di Santa
Maria, a Montegranaro. Ne dà notizia Il Resto del Carlino spiegando che, a
seguito dell’ultima ed ennesima ordinanza del Commissario Straordinario per la Ricostruzione,
gli ulteriori 300.000 Euro elargiti magnanimamente alla Giunta Mancini arriveranno
ufficialmente a destinazione e che, quindi, si può partire con i lavori. Sono
880.000 Euro complessivi, coi quali ce la costruisci nuova, una scuola, quindi
si spera si possa fare un buon lavoro, per quanto di corsa come al solito.
La scuola di Santa, ricordiamolo, ha un coefficiente
di vulnerabilità sismica di 0.36, molto ma molto al di sotto dal minimo di
legge che sarebbe 1.0. Quindi giusto intervenire, non ci piove. Ma i bambini,
nel mentre si effettueranno i lavori a Santa Maria, saranno trasferiti, un po’
qua un po’ là, in altri plessi. E qui sta il bello: degli altri plessi nemmeno
sappiamo quale sia il coefficiente di vulnerabilità sismica perché, fino a oggi
e pur essendo obbligatorio, nessuno ha mai effettuato gli studi necessari per
stabilirlo.
In realtà l’Amministrazione Mancini ha dato il via
alla procedura per incaricare un tecnico di redigere gli studi sulle scuole,
impegnando la somma di 124.814,11
Euro solo per questo. Ma la procedura si è interrotta a causa di un intervento
dell’Ordine degli Ingegneri che ha reputato la procedura poco chiara (la tanto sbandierata trasparenza) e
ha chiesto di rifare il tutto. A oggi non si ha notizia circa la prosecuzione
dell’iter.
Tutto questo per dire che, a Montegranaro, al momento
andare a scuola è quantomeno incerto se non pericoloso, visto che non sappiamo
per niente come sono messi i nostri edifici scolastici. E questo, dopo quanto
accaduto a Fermo, un po’ preoccupa.
Luca Craia