Hanno fatto una ola virtuale, i supporter del Pd,
dopo che ieri sera si è palesata la sconfitta del governo mai nato dall’accordo
Movimento 5 Stelle – Lega. Sui social, scorrendo, tra le innumerevoli
esternazioni di indignazione e sdegno verso quanto accaduto, in special modo
contro il comportamento del Capo dello Stato, ogni tanto appariva l’esultazione
di questo o quel personaggio inquadrabile nella pseudo-sinistra che ha
governato fino a ieri. Qualcuno ha cercato di giustificare l’ingiustificabile,
qualcun altro ha proposto interpretazioni più o meno fantasiose della
Costituzione, molti hanno semplicemente issato la bandiera della superiorità
presunta (ma della spocchia reale) della sinistra italiana, tirandosi fuori
dalla discussione e additando come populismo e pochezza il fenomeno di rigetto
da parte della evidente maggioranza degli Italiani. Ma stavolta sono
palesemente in minoranza, i tifosi da stadio del Pd, che stavolta tifano per la
Germania e non per l’Italia: hanno subito cozzato contro la marea sdegnata che
è salita subito dopo le parole di Mattarella pronunciate in diretta televisiva.
Questa volta il tifo da stadio, lo squadrismo virtuale targato Pd, pare non
funzionare.
Luca Craia