ELENA
LEONARDI: ANCORA DISATTESA LA MOZIONE DI UN ANNO FA RELATIVA ALLA RICHIESTA DI
MISURE AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA.
Comunicato integrale
Ancora inascoltato l’atto approvato all’unanimità un anno
fa dal Consiglio regionale sulla situazione delle carceri marchigiane – lo
afferma la capogruppo di Fratelli d’Italia Elena Leonardi – che oggi sta
evidentemente peggiorando.
L’aggressione di ieri da parte di una detenuta verso una
poliziotta penitenziaria a Pesaro e la protesta degli agenti penitenziari al
carcere di Montacuto evidenziano una criticità quasi esplosiva.
Fratelli d’Italia, ricorda la Leonardi, è da sempre attiva
anche a livello parlamentare, con norme e con risoluzioni che intendono dare
maggiori garanzie a chi lavora negli istituti penitenziari. Agenti che sono in
numero sottodimensionato, costretti a turni sfiancanti, a saltare risposi e a
rischiare la vita per l’aumento del numero dei detenuti stessi. Organizzazione
e sicurezza sono parole d’ordine che il nuovo governo dovrebbe mettere in
pratica, Fratelli d’Italia, vigilerà su questo, facendosi promotore, come ha
fatto in questi anni l’onorevole Cirielli, il quale ha anche richiesto una
Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle responsabilità del mancato
adeguamento degli istituti penitenziari e del sovraffollamento delle carceri.
La Leonardi ricorda le diverse visite fatte agli istituti penitenziari marchigiani
e la visita, fatta proprio assieme a Cirielli, al carcere di Pesaro ed il suo
emendamento, approvato in consiglio regionale, affinchè fosse dato
più riguardo alle criticità del sistema di vigilanza e sorveglianza.
Leonardi insiste sulla necessità del miglioramento delle
condizioni di vita e di lavoro all’interno degli istituti penitenziari delle
Marche e della necessità di maggiori tutele per gli agenti all'interno delle
carceri. Tra le misure summenzionate non possono ovviamente essere considerate
come soluzioni i provvedimenti volti ad introdurre e promuovere azioni di
amnistia ed indulto alle quali Fratelli d’Italia è da sempre fortemente
contraria.