A dare la notizia è Picchio News: è apparsa su Facebook l’immagine
di un carro funebre con stampato sulla bara il logo del PD. Fin qui, tutto
sommato, siamo nell’ambito dello sfottò, per quanto di cattivo gusto. Ma la
didascalia della foto riporta: “(…) avrei una gran voglia di andare col carro
funebre davanti casa del sedicente Senatore Morgoni”. Un commento odioso, inqualificabile, davvero
vergognoso, che attesta quanto il dibattito politico, in questo Paese, sia
scaduto in maniera abnorme.
Da qui l’intervento, nei commenti, di un noto medico
maceratese che, come egli stesso ha avuto modo di dichiarare, inorridito a sua
volta da quelle parole, cercava di placare gli animi cercando, a sua volta, di
dare un’interpretazione più pacifica alla frase di didascalia alla foto: “(…)
non ti lasciar prendere dalla rabbia, godi del fatto che noi viviamo e
lavoriamo e rappresentiamo un mondo di gente per bene che non ha bisogno di
prostrarsi al politico di turno per essere qualcuno. Lasciali fare, si chiamano
senatori ma non sono nessuno, sono già morti non essendo capaci di vita
propria, poi hanno il dolore alla schiena per le ore passate a inchinarsi”.
Il commento, come si legge, è comunque fortemente
critico verso una certa classe politica, ma riporta la discussione su un
binario comunque più civile. Ma sembra non sia piaciuto al Senatore Morgoni che
non se l’è presa più di tanto per la questione del carro funebre ma ha
preferito scagliarsi contro il commento del dottore. Infatti, sul suo profilo
personale, il Senatore giustamente rileva quanto sia riprovevole il post in
questione e lo condanna in maniera decisa, ma poi se la prende con quello del
medico maceratese: “quello che in realtà
mi sconcerta è che sotto questi messaggi un professionista come il dottor (omissis),
dipendente e quindi stipendiato da un’azienda pubblica si lasci andare a
considerazioni tanto meschine da sembrarmi inconciliabili con l’esercizio di
una funzione pubblica. Visto che non è in grado di adottare un contegno decoroso,
spero che l’azienda pubblica per la quale lavora lo richiami a comportamenti
pubblici consoni al suo ruolo e alla sua responsabilità”.
Per spiegare la sua reazione, Morgoni ha dichiarato a
Picchio News: “Ho provveduto ad
interessare l'Asur Marche dei contenuti del commento, affinchè si faccia
chiarezza sull'opportunità che un professionista dipendente di una azienda
pubblica si lasci andare ad affermazioni di questo tipo su un social network”.
Potete leggere l’intero articolo a questo link (https://picchionews.it/politica/insulti-su-facebook-il-senatore-morgoni-sbotta-adesso-basta-si-prendano-provvedimenti).
Faccio solo una considerazione, per la quale poi ho
pensato fosse giusto dare rilievo a questa cosa sul mio blog: io capisco
perfettamente come possa sentirsi il Senatore Morgoni nell’essere oggetto di
attacchi insensati e vergognosi come quello del carro funebre; capisco anche
che, nella ridda degli odiatori da social network si possa fare di tutte le erbe
un fascio, non riconoscendo più quale sia una critica legittima per quanto dura
rispetto all’insulto censurabile. Però non capisco la reazione e, soprattutto,
il rivolgersi al datore di lavoro perché si prendano provvedimenti. Ho già
chiesto pubblicamente al Senatore cosa si aspetta come provvedimento dalla ASUR,
ma le sue risposte non hanno soddisfatto il mio quesito. Io credo che,
comunque, con questo clima, la politica stia declinando verso una barbarie mai
vista. Occorre che chi ha più senso di responsabilità lo dimostri e cerchi in
tutti i modi di riportare il dibattito nel contesto civile e rispettoso della
normale dialettica, piuttosto che cedere al nervosismo e cercare qualcosa che
sembra più una vendetta che altro.
Luca Craia