Il teatro Novelli, all'interno del Municipio di Montegranaro, come si presentava nel 2013 |
Il progetto di ristrutturazione del Palazzo Comunale di
Montegranaro era nel programma elettorale della lista “Montegranaro Riparti”,
la coalizione che ha vinto le scorse elezioni e che governa Montegranaro dal 2014.
Coerentemente, il progetto è stato inserito nel piano delle opere pubbliche. C’è
però una cosa strana: la ristrutturazione del Municipio, nei progetti iniziali,
doveva costare 400.000 Euro. Solo che poi è arrivato il terremoto e, con il
terremoto, sono piovuti, più che dal cielo, da Ancona, oltre 2.000.000 di Euro
da destinarsi all’opera.
Interno del primo piano |
Che il Municipio di Montegranaro non abbia subito danni dal
terremoto del 2016 lo abbiamo detto e ridetto. Magari qualche crepa, certamente
la torretta della campana, ma sono danni conseguenti al degrado in cui versava
fin da prima. Quindi pare evidente che i soldi venuti da Ancona, soldi dei
fondi per il terremoto, sono sostanzialmente soldi sottratti a opere che,
invece, col terremoto hanno a che fare, eccome.
Quindi stride un po’ leggere un comunicato stampa in cui Sindaco e Assessore alla Cultura si dicono "orgogliosi" di aver dato il loro contributo alla raccolta fondi promossa dall’ANFFAS Sibillini per la costruzione di una casa per disabili nell’area terremotata, sul territorio di San Ginesio. Aver concesso gratuitamente il teatro sicuramente fa onore ai nostri amministratori, ma ne fa molto meno aver accettato, senza colpo ferire, l’elargizione arrivata da Ancona. Altri comuni hanno rifiutato.
Quindi stride un po’ leggere un comunicato stampa in cui Sindaco e Assessore alla Cultura si dicono "orgogliosi" di aver dato il loro contributo alla raccolta fondi promossa dall’ANFFAS Sibillini per la costruzione di una casa per disabili nell’area terremotata, sul territorio di San Ginesio. Aver concesso gratuitamente il teatro sicuramente fa onore ai nostri amministratori, ma ne fa molto meno aver accettato, senza colpo ferire, l’elargizione arrivata da Ancona. Altri comuni hanno rifiutato.
Rimane la stranezza di un progetto che, se prima costava
400.000 Euro, ora ne costa 2.500.000. Il terremoto cambia le cose e le persone. A
quanto pare cambia pure i conti.
Luca Craia