Sono lontani i tempi in cui il Comune di Montegranaro
incassava cifre inferiori ai 10.000 Euro l’anno per le contravvenzioni al
codice della strada. Da un po’ di tempo ci siamo abituati a cifre molto più
corpose, tanto che, nel bilancio per il 2018, si prevedeva un’entrata di 90.000
Euro. Entrata che sembrava potesse confermarsi dall’andamento delle multe nei
primi 5 mesi di quest’anno, periodo in cui è stata incassata la cifra di 39.123
Euro, con una media mensile di 7.824 Euro che avrebbero portato a un
complessivo annuale in linea con le previsioni, ossia 93.888 Euro.
Purtroppo, però, nel periodo giugno-settembre l’introito è
calato decisamente, esattamente del 50.47%, avendo elevato contravvenzioni per
un totale di 15.796 Euro, portando così la previsione di entrata per il 2018 a
soli 73.225, con un calo del 18.64% su quanto previsto. Può essere un problema perché
questi soldi andrebbero a copertura parziale delle spese sostenute per la
manutenzione e la sicurezza delle strade, oltre che per comprare attrezzature
per la Polizia Municipale, compresa la macchina nuova. È un peccato anche perché
la multa, in un paese indisciplinato in maniera leggendaria come Montegranaro,
serve sia come deterrente a certi comportamenti ma anche e soprattutto come
mezzo educativo.
In ogni caso c’è da chiedersi come mai questo calo dopo una
tendenza decisamente positiva. Potremmo spiegarci il tutto con un miglioramento
dei comportamenti stradali dei Montegranaresi ma, facendo un giro per il paese,
noteremmo che questo comportamento non è affatto migliorato: se c’è una certa
disciplina in centro, almeno per quanto riguarda le soste e in orari in cui è
nota la presenza potenziale dei vigili, nel resto del comune c’è la solita
anarchia. Allora forse c’è un calo dell’attenzione da parte della Polizia
Municipale stessa, o forse circolano meno macchine a causa della crisi.
Difficile da dirsi.
Quello che è certo è che Montegranaro, nonostante le multe,
è ancora un paese indisciplinato riguardo al codice della strada e mettere in
piedi un sistema di controllo e repressione dei comportamenti illeciti sarebbe
auspicabile, anche perché, come dicevamo, di comportamenti illeciti ce ne sono
eccome. Basti osservare per un breve periodo le intersezioni semaforiche per
notare cose dell’altro mondo, oppure girare in centro di notte, dopo che i
vigili hanno chiuso l’ufficio, oppure girare per strade non centrali dove le
macchine vengono parcheggiate in maniera molto più che creativa, per tacere
delle velocità tenute un po’ ovunque. Multe, ovviamente, non per far cassa ma prima
di tutto per educare e migliorare la sicurezza di tutti.
Luca Craia