Non è bastato l’incidente dello scorso agosto con il pilomat
di viale Gramsci. Ne è servito un altro per far capire, sempre che l’abbia
capito, all’assessore Basso che c’è qualcosa che non va nel sistema di apertura
e chiusura dell’isola pedonale. Anzi, la scorsa estate si è messa in dubbio la
parola della vittima dell’incidente, tanto che, per il risarcimento, si è reso
necessario l’intervento di un legale e ancora il procedimento è in corso.
L’incidente identico di domenica scorsa, invece, pare abbia
mosso qualche dubbio negli Amministratori Comunali che, come riporta Il Resto
del Carlino di oggi, hanno disattivato il marchingegno “per precauzione”. Se
queste precauzioni fossero state prese già da agosto, magari il malcapitato che
è stato colpito domenica non si sarebbe fatto male (pare abbia subito un trauma
cranico).
Ora si attende che venga la ditta installatrice per avere un’idea
circa “il corretto funzionamento del pilot”, dice Roberto Basso. Ma che il zippomat
non funzioni come dovrebbe e che il suo funzionamento sia decisamente
pericoloso è evidente, altrimenti questi incidenti non si sarebbero verificati.
Ci sono sistemi di sicurezza su ogni macchinario, i nostri imprenditori
comprano macchine omologate con sistemi di arresto automatici per evitare
infortuni. Non si riesce a capire come un macchinario che viene installato in
mezzo alla strada non possegga alcun sistema di sicurezza e come questo possa
essere omologato per la funzione che svolge. Sempre che lo sia.
Luca Craia