Gare ciclistiche ovunque, contro le condizioni
meteorologiche, contro le logiche del traffico, contro le logiche del
commercio, incuranti del disagio che si crea. Sono tanti ma non tantissimi gli
appassionati di questo sport, sicuramente meno di quelli che subiscono i disagi
di gare organizzate senza razionalità, bloccando ogni altra attività nell’attesa
che partano, circolino e taglino il traguardo le biciclette. Lunghe file di
auto fermate da omini in giubbetto catarifrangente privi dell’autorità per
farlo, automobilisti rassegnati, perché mettersi contro il mondo dello sport
oggi è da temerari.
Le vediamo tutto l’anno, queste gare locali, che assegnano
premi locali ad atleti locali. Le vediamo, circolando per le strade della
provincia, quasi ogni fine settimana, capaci di bloccare la statale, le
provinciali, con disagi pesanti per il traffico e gli spostamenti. Una
violazione, secondo molti, del diritto alla mobilità a vantaggio di pochi.
A Porto Sant’Elpidio si usa da diversi anni fare la gara
ciclistica su strada il giorno di Pasquetta, il lunedì di Pasqua. Per la gioia
degli appassionati dei pedali, la gara è capace di tenere bloccata l’intera
cittadina per ore, proprio in un giorno di festa in cui le attività ricettive
attendono turisti, oggi agevolati dal nuovo collegamento con l’Umbria, e questi
turisti vengono fermati per far passare il serpentone di biciclette. Un giorno
in cui aziende di ristorazione, pizzerie, rosticcerie vorrebbero lavorare
regolarmente ma non riescono nemmeno a consegnare il loro prodotto o a farsi
portare la merce perché le strade sono impercorribili. È facile immaginare il
danno per le attività commerciali che, in un giorno di festa, vorrebbero fare
incasso come è giusto che sia.
Qualcuno sta dicendo no con una petizione online, sulla
piattaforma Change, per le motivazioni di cui sopra. Non si dice no alla gara,
non si vuole negare il piacere di vedere sfrecciare atleti su due ruote che si
sfidano sull’asfalto. Si chiede che tutto questo venga fatto razionalmente, in
tracciati che non blocchino la città, che lascino la normale attività di un
giorno festivo svolgersi normalmente. Al momento hanno firmato in 140, pochini
in realtà. Ma si può ancora aderire alla raccolta firme. Questo è il link per
firmare online:
Luca Craia